Il Mucchio

Mensile di musica cinema libri performance e politica

Fuori Dal Mucchio Numero Dicembre '05
A cura di Federico Guglielmi

Alberto Cantone

Angeli e ribelli
Autoprodotto


Se chiedete a Treviso e dintorni di Alberto Cantone, può capitare non di rado di trovare qualcuno che sappia parlarvi di questo generoso cantastorie dotato di una gran bella timbrica vocale alla De André, dal cui repertorio tante volte ha attinto come appassionato novello "suonatore Jones" nei numerosi concerti fra i locali della provincia.
"Angeli e ribelli" giunge ora, senza fretta, a mettere in rilievo l'Alberto Cantone autore vero con quattordici canzoni tutte sue, condivise con tanti amici musicisti come i pregevoli Gianantonio Rossi (chitarra, pianoforte, clarinetto) e Sandro Gentile (percussioni). Ed è una carrellata di racconti e anime inquiete, in cui la bellezza e la leggerezza (esistenziale) degli "angeli" trova coesione con la parte più terrena, politica (perché no?),  antagonista e "controvento" dei ribelli: storie che sfioriscono come quella di Lili Marlene ("Marlene"), storie disilluse ai margini come quella de "Il dottore del bar del porto", storie che sanno di mare e di vino, di giovani soldati perduti in una guerra dal "ghigno globale" ("Siete venuti a cercare"). Un'ineccepibile padronanza interpretativa, con imprescindibili e nitidi riferimenti cantautoriali dietro l'angolo, si accompagna sempre a un'intensità e sincerità poetica di prim'ordine, sia quando il tratto si fa più lieve e sospeso ("Rosellina", "Una goccia di brina", "Il destino"), sia quando Cantone si fa ironico e sferzante affabulatore come ne "Il pornoattore", registrata dal vivo a Radio Sherwood di Padova, feroce satira sull'attuale rapporto tra studente e mondo del lavoro (www.albertocantone.it).

Loris Furlan