Alberto Cantone
Cantautore e “Viandante”
“IL
VIANDANTE” - “Il Viandante” non è solo
il titolo di un disco (uscito nel 2014 per l'etichetta "La Luna
e i Falò") di Alberto Cantone, cantautore trevigiano
dalla ventennale carriera, ma la filosofia ispiratrice, il filo
conduttore della sua poetica e di quasi tutte le sue canzoni: il
“nomadismo” come dimensione dell'anima è uno
spirito inquieto che attraversa tutta la sua produzione. Esistenze
randagie per scelta, per solitudine, per libertà, per
esclusione sociale o semplicemente per l'inquietudine e la curiosità
del viaggio. Così in “Angeli e ribelli” (disco
di oramai oltre 15 anni fa) si sviluppa il racconto e lo sguardo
“laterale” sulla vita di angeli dalle ali troppo leggere
per poter volare o che talvolta si trasformano in ribelli per
resistere al vento. O ancora nel disco “C'era un sogno per
cappello” (2008), con esplicita dedica a Franco Basaglia e
all'antipsichiatria, dove si racconta di fragili essenze e di quanto
sia sottile il confine tra la follia, il sogno e la poesia, fino al
più recente “Il Viandante” (2014), dedicato
al nomadismo come ragione e metafora dell'animo umano. E’ nel
2018, con “Breve danzò il Novecento” che lo
sguardo “laterale” si fa storia, storia recente e oramai
irrimediabilmente relegata al secolo scorso, con lo sguardo laterale
del Viandante a raccontare il “Secolo Breve” attraverso
l’anima marginale dei suoi protagonisti o gli episodi “a
latere” della grande storia.
“Breve
Danzò il Novecento”,
recensito positivamente da un gran numero di riviste e blog musicali,
segnalato da “Milan
oSud”
fra “i dieci
dischi italiani più importanti del 2018”,
è valso al suo autore il “Premio
Civilia” alla
canzone d’autore, consegnato ad Alberto Cantone il 7 luglio
2018 a Leverano (Lecce) dall’Associazione Civilia, una delle
realtà più interessanti di cultura e diffusione della
canzone d’autore italiana.
Figura 1: locandina del conferimento del Premio Civilia ad Alberto Cantone il 7 luglio 2018
E poi la lunga e “viandante”
attività di autore, di conduttore, di narratore: le
testimonianze della Resistenza raccolte nel filone di concerti
“rEsistere non invecchia” (nel 2005, sessantesimo
anniversario della Liberazione), “filò partigiano”
di testimonianze e memorie di partigiani, culminato in un disco e in
un DVD collettivo.
E ancora l'infinita serie di “partecipazioni”, apparizioni in veste di coautore, di collaborazione, di scoperte, l'attività di divulgatore di musica e di cultura a Treviso e in Italia, con qualche apparizione all'estero.
Un impegno civile e sociale, sempre venato di uno sguardo poetico sui lati più oscuri e intimi delle fragilità e dei sentimenti umani.
I racconti del “Viandante” sono esperienze e racconti da un punto di vista laterale della storia, dai piccoli eroi quotidiani di cui la grande storia non ha mai narrato, ai co-protagonisti che si trovano al centro degli eventi, quasi come occasionali passeggeri o viaggiatori, Viandanti appunto, il cui viaggiare sarà segnato per sempre da quell'esperienza.
CURRICULUM ARTISTICO:
Alberto Cantone scrive canzoni da oltre trent’anni: oltre ad avere pubblicato al momento quattro dischi originali (“Angeli e ribelli” nel 2005, “C'era un sogno per cappello” nel 2008 e “Il Viandante” nel 2014 e “Breve danzò il Novecento” nel 2018), compare in innumerevoli collaborazioni come autore o interprete a dischi altrui e in molte compilation “a tema” di rilievo locale o nazionale.
E’ stato, oltre che cantautore, conduttore radiofonico, direttore artistico di eventi e locali di musica dal vivo, produttore di giovani talenti, presentatore e operatore culturale in città e in Provincia di Treviso.
Da autore, ha scritto il brano premiato al “Premio Piero Ciampi” del 2004, inciso dal gruppo polesano dei “Marmaja”, ed ha tenuto concerti in tutta la Provincia, in tutto il territorio nazionale e in alcune realtà europee.
Nel marzo del 2016 è stato ospite al Telegiornale del mattino della rete televisiva nazionale RAI3.
Ha concluso la rassegna di spettacoli dell'Estate Trevigiana 2015 e 2016 con altrettanti concerti in Piazza dei Signori, la piazza centrale di Treviso, con un migliaio di spettatori.
Nel maggio 2017 è stato invitato come ospite nell'ambito del Festival filosofico-letterario della Città di Treviso “Pensare il presente”.
In
Austria è stato ospite per due volte del Festival del
Cinema “der Neue Heimatfilm” a Freistadt e ha
suonato nel 2014 al Cinema-Teatro di Freistadt e all'Università
di Linz.
A seguito di queste apparizioni in Austria, il suo disco “C'era un sogno per cappello” è stato anche presentato dalla rete radiofonica nazionale austriaca ORF1.
Sempre nel maggio 2017 è stato ospite dell'Università di Salisburgo per tenere una “lezione dialogata e con chitarra” agli studenti del Corso di Lingua e Letteratura italiana sulla “Poetica e il testo poetico nella forma canzone, con particolare riferimento alla canzone d'autore italiana”.
In quella occasione è stato intervistato dalla radio locale della città di Freistadt.
Figura 2: Alberto Cantone al Festival del Cinema di Freistadt, "der Neue Heimatfilm" con la delegazione italiana e gli organizzatori
il 21 marzo 2018 è uscito il disco più recente, "Breve Danzò il Novecento" (“Il Secolo breve”), basato su racconti e storie “laterali” del secolo appena trascorso, con l'occhio rivolto verso il passato di un uomo che ha da poco superato i 50 anni e dunque almeno metà della propria vita ma anche lo sguardo disincantato di chi guarda al futuro con lucidità e un po' di sgomento, non senza una immancabile nota di sarcasmo e di ironia.
Lo stesso anno, con analogo spirito di “bilancio” Alberto Cantone si è dedicato al recupero e alla masterizzazione in digitale delle sue opere giovanili, precedenti ill disco di debutto ufficiale, ricavandone circa 10 raccolte, altrettanti “concept album”, originariamente registrati in cassetta con mezzi amatoriali negli anni ‘80 e ‘90 e resi disponibili, con qualche intervento a trent’anni di distanza ma intatti nel loro recupero “filologicamente corretto” su tutte le principali piattaforme digitali.
Partecipazioni dal vivo:
Nel corso degli anni, ha suonato dal vivo insieme a Manodopera (ai cui dischi ha partecipato nei cori e nelle seconde voci), Marmaja, Bubamara, Radiofiera, Centrade, Carlo Colombo trio, Davide Camerin, Erica Boschiero, Rosanna Trolese e Leo Miglioranza, con il quale ha anche duettato (nel disco e in frequenti occasioni “live”) nel brano-simbolo “Ndemo Xente”.
Per
quanto riguarda la scena nazionale ha diviso il palco in varie
occasioni con: Gang, Claudio Lolli, Gualtiero Bertelli, Renzo
Zenobi, Alessio Lega, Goran Kuzminac, Max Manfredi, Federico
Sirianni, Edoardo De Angelis, Mario Castelnuovo, Ivan Della Mea
(autore di "Cara moglie"), Fausto Amodei (l'autore
di "Morti di Reggio Emilia") e - in occasione del Premio
Ciampi con i Marmaja nel 2004 a Livorno - Enzo Jannacci, Nada,
Daniele Silvestri, Mauro Pagani, Jono Manson: Il brano originale
"Il viaggio di ritorno di Piero Ciampi", ripreso dai
Marmaja, compare nella compilation "Pace, diritti, lavoro",
pubblicato dalla CGIL di Vicenza e dalla CGIL Lombardia per il
centenario del sindacato.
Nell'estate del 2012, insieme ai colleghi trevigiani Leo Miglioranza ed Erica Boschiero, ha aperto un concerto di Gino Paoli con Danilo Rea a Treviso, nell'ambito del Festival “Suoni di Marca”.
Figura 3: Alberto Cantone con
Claudio Lolli in studio di registrazione
Ha partecipato nel luglio 2001 al concerto anti-G8 organizzato dalla rete Lilliput di Treviso in piazza Borsa, pochi giorni prima delle tragiche giornate di Genova, a molti eventi per Amnesty International (come il concerto a Treviso per la “Giornata Mondiale del Rifugiato” nel 2018) e a favore di Emergency, nel corso di uno dei quali ha ricevuto anche la sorpresa di una apparizione come “ospite” di Gino Strada che ha in quell’occasione improvvisato un duetto con lui.
Un brano di Alberto Cantone, “Admira e Bosko”, compare nel 2003 nella compilation contro la guerra dei musicisti trevigiani, intitolata "Mi no vao a combatar" e un altro contro la guerra in Iraq, "Siete venuti a cercare" nel disco live dell'Associazione Liocorno "Note d'autore", insieme a Claudio Lolli., Goran Kuzminac, Gualtiero Bertelli, i Gang e altri grandi nomi della canzone d'autore italiana.
Figura 4: Alberto Cantone in un inaspettato "duetto" con Gino Strada ad un raduno di Emergency
Tra aprile e giugno 2005 ha partecipato con Gianantonio Rossi, Sandro Gentile, Nicola Casellato ed altri musicisti trevigianiad un piccolo tour nelle piazze e nei teatri insieme ai partigiani dell'ANPI (il filò "rEsistere non invecchia") per ricordare il 60° anniversario della Liberazione e raccogliere la memoria e la testimonianza dei protagonisti attivi della Resistenza, anche in difesa dei valori della Costituzione italiana. Da quella esperienza è nato un CD, registrato dal vivo e prodotto da ARCI e ANPI di Treviso.
Successivamente, insieme ad altri musicisti di rilievo nazionale, ha tenuto un Concerto al Teatro Duse di Asolo il 1° aprile 2006 da cui è stato realizzato un DVD ("Concerto per la Costituzione nata dalla Resistenza"), uscito originariamente con "la tribuna di treviso" commentato da immagini video tratte da reportage di viaggio, di guerra e dall'Archivio "Cervi", per la regia di Federico Cassandrin.
Figura 5: Alberto Cantone & band in concerto in Piazza dei Signori a Treviso
In due occasioni (a Treviso e ad Asolo) ha duettato con Adelmo Cervi, figlio di uno dei sette fratelli, in memoria del padre, insieme a Marino Severini dei Gang, autore del brano “La pianura dei sette fratelli”.
F
orte
e duratura la sua amicizia con Umberto Lorenzoni, il
Comandante Partigiano “Eros”, nata nell’occasione
del Filò Partigiano “rEsistere non invecchia”,
campagna ed evento in favore dell’ANPI, che lo porteranno ad
accompagnare Umberto per molti anni, in occasione di eventi legati
alla Resistenza, alla difesa della Costituzione, al 25 aprile. Dopo
la scomparsa di Umberto Lorenzoni, nel 2018, ha promosso e coordinato
come direttore artistico il Concerto del 25 aprile (in streaming, in
tempo di emergenza sanitaria da Coronavirus) nel 2020, al quale hanno
partecipato una ventina di cantautori e artisti dell’area
trevigiana e della scena nazionale.
Nel 2009 un brano di Alberto Cantone appare nella compilation "Dal profondo" (etichetta "Latlantide") finalizzato alla costruzione di un pozzo in Uganda in memoria di Paolo "Zico" Mozzicafreddo, storico batterista dei Gang.
Figura 6: Alberto Cantone con Umberto Lorenzoni, il Comandante Partigiano "Eros"
altre esperienze artistiche :
Dal 1993 al 1996 creatore, conduttore e regista del programma radiofonico musicale "GARAGE CLUB" per le frequenze dell'emittente Radio Veneto Uno.
Il programma, durato oltre tre anni e dedicato ai gruppi emergenti della Provincia di Treviso, ha avuto risalto settimanale sulle pagine spettacoli dei quotidiani locali e ha contribuito al lancio dei gruppi e dei musicisti dell'area trevigiana, molti dei quali, ancora in attività, hanno raggiunto un certo grado di successo locale e nazionale.
Il programma radiofonico, ancora in onda sulle frequenze di Radio Veneto Uno, attualmente con il titolo di “Garage Music” rappresenta uno degli “archivi” più completi e autorevoli dell'underground musicale trevigiano dagli anni '90 ad oggi. In questa veste di conduttore e regista radiofonico ha collaborato alle edizioni 1994-1995-1996 e 1997 del concorso nazionale per gruppi musicali emergenti "RITMI GLOBALI", ha condotto in esso i seminari con gli artisti Mauro Solieri e Marlene Kuntz e partecipato a quelli con Andrea Braido, Massimo Bubola e Ivano Fossati.
Dall'autunno
del 1999 fino all'estate del 2005 è stato direttore
artistico del locale SANTI ANGELI a Giavera del Montello,
dove ha realizzato - oltre a più di 200 concerti dal rock, al
jazz, al funky - il più grande tributo a Fabrizio De Andrè
mai realizzato nel Veneto, tenutosi il 27 ottobre 2001, con oltre 20
musicisti sul palco (Radiofiera, Manodopera,
Da consigliere di circoscrizione a Treviso (dal 1990 al 1998) è stato fino al 1994 membro della Commissione Cultura della Circoscrizione 3, poi Circoscrizione Centro Storico.
In questa ruolo ha organizzato varie manifestazioni culturali e spettacolari con gli organismi pubblici cittadini, occupandosi del contatto con gli artisti, del progetto, della direzione, della divulgazione stampa. Fra le varie iniziative grande risalto sulla stampa locale ebbero i concerti "Viaggio negli spazi" 1991-1992-1993 e "Rock in Quartiere" 1994 ai quali hanno partecipato decine di gruppi musicali di base e ospiti d'eccezione del panorama musicale di marca come Tolo Marton e Stefano Zabeo. Da ricordare anche l'organizzazione di interventi teatrali (con la compagnia veneziana "il cervo disertore", già partecipante al Festival di teatro contemporaneo dei Teatri della Riviera a Mira), di commedia dell'arte, serate con orchestra, letture di poesia, teatro di burattini (con l'"Aprisogni"), animazione per bambini, serate di jazz.
Figura 7: Alberto Cantone davanti al Sindaco di Treviso
Giovanni Manildo, e ad altre autorità cittadine
Dal 1992 al 1998 presidente del Comitato di gestione dei centri civici della Circoscrizione CENTRO, ha creato e gestito la prima sala prove pubblica e gratuita del Comune di Treviso per gruppi musicali giovanili , frequentata per anni da decine di gruppi di base, alcuni dei quali si sono affermati in seguito nel panorama discografico nazionale o suonano stabilmente nei locali del Nord-est.
Ha prodotto o contribuito alla produzione di molti artisti trevigiani, con particolare riferimento all'ambito della canzone d'autore, fra questi il disco d'esordio del cantautore (e scrittore) Stefano Masini, “Dove non c'è nessuno”, dove appare anche come coautore di un brano, interprete e strumentista.
Molto frequenti le sue partecipazioni ad eventi letterari con scrittori, saggisti e poeti: tra le sue collaborazioni “live” quelle in occasione di presentazioni pubbliche del romanzo d'esordio di Paolo Latini “Il movimento dei meli gemelli”, ancora di Stefano Masini “Le scarpe dell'allenatore”, del giallista Gianluca Ascione, alcune conferenze con lo storico Daniele Ceschin (“Profughi di guerra”), lo scrittore ed erborista Carlo Signorini, il campione olimpico Igor Cassina (“Il Viandante e il Ginnasta venuto dallo spazio”) la scrittrice e monologhista Francesca Brotto ed alcuni “happening” con le poetesse Marta Telatin, Silvia Presazzi e Annamaria Citino.
Figura
8: Alberto Cantone con il campione olimpico Igor Cassina - "Il
Viandante e il Ginnasta venuto dallo spazio"
Con l'amico cantautore Ricky Bizzarro (dei Radiofiera) ha partecipato alla realizzazione del cortometraggio “Vic e Dan”, primo episodio della serie “Hand Rolling” per lo studio “Tales”, scrivendo ed interpretando anche il brano di chiusura del film.
I musicisti che collaborano stabilmente ai concerti e ai dischi
di Alberto Cantone sono: Gianantonio Rossi (chitarrista
classico), Stefano Maroelli (chitarrista moderno), Nicola
Casellato (violinista classico), Simone Bortolotto
(bassista e contrabbassista jazz), Sandro Gentile
(percussionista etnico e fonico-produttore), Michele Borsoi
(pianoforte), Iseo Pin (batteria), Fabio Mion
(fisarmonicista dei “Manodopera”), Giorgio Cedolin
(batteria), Sebastian Piovesan (basso) e il polistrumentista
Guido Frezzato (musicista e autore dei “Marmaja”)